Piantare l’uva in casa offre diversi vantaggi, oltre a vedere ogni giorno i continui progressi di crescita, al momento del raccolto sarete ricompensati e potrete gustare un frutto fresco preso direttamente dalla pianta.
L’habitat naturale è in campo aperto, ma in mancanza di questo o di un bel giardino, ma avendo a disposizione un ampio terrazzo, non sarà poi così difficile coltivare l’uva in casa magari sotto forma di pergolato o di delizioso alberello.
Le varietà che si possono mettere a dimora sono tante, anche se quella che viene più consigliata è l’uva Fragola sia bianca che nera, è una delle specie più resistenti, difficilmente è attaccata da ospiti indesiderati o parassiti.
Piantare l’uva in casa – L’importanza di scegliere il posto giusto
Se volete piantare l’uva in casa è molto importante scegliere un tipo che si meglio adatta al vostro clima, anche il posto dove posizionare il vaso è determinate al fine di vederla crescere sana.
Considerate che ha bisogno come minimo di 6 ore di luce diretta ogni giorno e di una buona circolazione d’aria, per evitare attacchi di malattie fungine.
Tenete presente che la vite non una piccola pianta occorre che le dedichiate un po’ di spazio, un vaso di almeno 50 cm sia di larghezza che di profondità potrebbe andare bene, ricordate che essa cresce bene e fruttifica solo in contenitori spaziosi.
Se si volete avere dei risultati in tempi rapidi, potete optare per una pianta di almeno un paio di anni, sarà più resistente, richiederà meno accortezze e la manutenzione sarà più semplice.
La messa in dimora
Il momento migliore per dar inizio alla vostra coltura sarà quello di inizio inverno nelle zone calde o di fine in quelle fredde, questo e molto importante perché coincide con il momento in cui la pianta è in completo riposo.
Mettete nella base del vaso uno strato di pomice che servirà a drenare l’acqua in eccesso delle innaffiature, quindi preparate una miscela di terriccio universale mischiato con del letame organico e della pomice, per rendere il terreno più soffice e drenato.
Assicuratevi di eseguire una leggera potatura per eliminare eventuali foglie gialle o rami secchi, in seguito ne basteranno due all’anno.
Almeno una volta l’anno la pianta deve essere concimata, il momento migliore è la primavera, nei primi due anni di vita va bene un concime universale, ma dal terzo conviene utilizzarne uno a basso contenuto di azoto, ma ricco di potassio e fosforo.
Una buona irrigazione ed una potatura ad ogni cambio di stagione, faranno si che dopo 2 o 3 anni si potranno raccogliere i primi frutti.